lunedì 19 novembre 2012

F1: Hamilton domina il Texas e tiene aperto il mondiale

Lewis Hamilton vince la prima edizione del Gran Premio di Austin, in Texas, davanti alla Red Bull di Vettel (2°) e alla Ferrari di Alonso (3°)
Il trio sul podio precede Massa (4°), Button (5°), e le due Lotus di Raikkonen e Grosjean, rispettivamente 6° e 7°.
La corsa per il mondiale rimane ancora aperta ed è rimandata alla prossima settimana, con Alonso a – 13 punti dalla vetta occupata da Vettel.

Hamilton in Texas si cala nei panni del terzo incomodo, mettendo un punto e virgola nella bagarre che vede protagonisti Vettel e Alonso per il titolo mondiale. Partito dalla seconda piazza, ha costruito la sua gara tutta dietro il tedesco della RedBull (che partiva invece dalla Pole, nda), dovendo compiere un unico sorpasso al quarto giro, nei confronti di un Webber in evidente difficoltà
L'Inglese della McLaren, alla sua penultima gara con la scuderia di Hawking, ritrova finalmente il podio, dopo aver firmato un contratto che lo lega alla Mercedes per il futuro, spezzando così una catena di brutti risultati che facevano quasi pensare ad una maledizione.
La gara è stata comunque emozionante fin dall'inizio, 56 tornate che tutti hanno vissuto per la prima volta: sia gli spettatori a casa, sia i piloti in pista.
La partenza ha sortito gli effetti desiderati da Alonso e dalla Ferrari: partiti dalla settima anziché dall'ottava piazza dopo aver manomesso volutamente il cambio del pilota brasiliano che è dovuto retrocedere, alla prima curva era già quarto alle spalle di Vettel, Webber e Hamilton.
Nelle retrovie scintille dall'altra rossa, quella di Felipe Massa, che compie una rabbiosa rimonta dall'undicesima posizione fino alla quinta.
La girandola dei pit stop sembra inizialmente favorire Raikkonen e Button, soprattutto nei confronti di Alonso che, a causa di alcuni problemi, ha ritardato leggermente la sua uscita dai box.
Nonostante tutto, alla conclusione dell'unica sosta prevista da tutte le scuderie, la situazione rimane invariata, tranne per la quinta posizione che Massa va a prendersi ai danni del pilota della Lotus Kimi Raikkonen, e per il sorpasso che Hamilton effettua al 43esimo giro nei confronti di Vettel, dopo l'intera gara trascorsa incollato al tedesco.

Adesso sono soltanto tredici i punti che separano il pilota della Red Bull e lo spagnolo della rossa, e la contesa del titolo mondiale si disputerà quindi in Brasile, come spesso accade.
Intano ad Austin la Red Bull già festeggia il mondiale costruttori con una gara d'anticipo.
I pronostici sembrano designare Vettel come favorito, forte di una vettura che sembra non avere difetti, e di una serie di ottimi risultati ottenuti negli ultimi anni proprio ad Interlagos.
Ad Alonso non resta che continuare a crederci fino in fondo, e se dovesse riuscire nell'impresa e agguantare il tanto bramato titolo, un cordiale ringraziamento Lewis Hamilton se lo sarà pur meritato.

domenica 11 novembre 2012

MOTOGP: vince Pedrosa l'ultima gara del mondiale 2012

Pedrosa vince il GP di Valencia davanti al collaudatore Yamaha Nakasuga (2°) e Casey Stoner (3°).Il trionfo è avvenuto al termine di una rocambolesca gara fatta di asfalto a tratti umido, imprevedibilità delle gomme, e tanti ritiri.
 L’ultima gara del campionato di MotoGP 2012 si è svolta come di consueto sul circuito di Valencia, ma è stata l’imprevedibilità del meteo a condizionare le prestazioni dei piloti.Si complica tutto fin dal principio, quando una scelta decisiva riguardante la mescola delle gomme da mettere in gara sconvolge la griglia di partenza: a causa dell’instabilità meteorologica molti partono con gli pneumatici da bagnato, mentre altri effettuano il cambio moto dopo il giro di ricognizione, partendo dai box, proponendo gomme slick (vedi Pedrosa, Crutchlow, Hayden).Meriti al neo-campione del mondo Lorenzo che sceglie di partire gommato slick già dalla mattina.
 Dopo una focosa partenza che vede addirittura Espargaro con la sua CRT rimanere in testa per qualche giro, i gommati rain si trovano in piena difficoltà su una pista che sembra asciugarsi sempre di più.Mentre rientrano ai box per effettuare il cambio moto, tutt’altra gara è quella che si presenta per chi monta gomme d’asciutto: a suon di giri veloci Lorenzo rimonta dall’ottava posizione alla prima, seguito a ruota daDani Pedrosa, che si fa strada dal fondo della classifica fino alla seconda posizione, alle spalle del rivale.
 Viene proposta una gara che ha tutto dell’incredibile: I piloti di testa racimolano un vantaggio di oltre un minuto su quelli che militano nelle posizioni centrali, i quali vengono tutti inesorabilmente doppiati.Tante le cadute che si alternano per tutti i 27 giri, tra le quali proprio il neo campione del mondo Lorenzo, che non riesce in un doppiaggio e perde il controllo della moto. Gli altri protagonisti dei rocamboleschi capitomboli sono stati Hayden, Silva, Rolfo, Crutchlow, Corti, Barbera e Bradl.
 A questo punto è soltanto Dani Pedrosa, solo e davanti a tutti i “sopravvissuti” alla lotta con l’asfalto, a cercare di arrivare alla fine della corsa “sano e salvo”, e ci riesce, portando a casa la settima vittoria (battendo Lorenzo che in stagione ne ha conquistate sei), e chiudendo in bellezza il campionato, nonostante il mondiale ormai perduto.Un modesto Nakasuga, sostituto di Spies, affronta una gara del tutto discreta arrivando secondo, mentre Casey Stoner, dopo una bella rimonta, sale terzo sul podio e può festeggiare come si deve il suo addio alle corse. Da segnalare anche un bel quinto posto dell’italiano Michele Pirro, che ottiene il suo miglior piazzamento della stagione.
A partire da martedì ci sarà già profumo di 2013 ai test di Valencia: le porte dell’HRC si apriranno al nuovo talento Marc Marquez, mentre Valentino Rossi ricomincerà un’avventura in Yamaha con l’ambizione di ritrovare il successo perduto.
LE POSIZIONI ALL’ARRIVO:
1° Dani Pedrosa (Repsol Honda Team). 2° Katsuyuki Nakasuga (Yamaha Factory Racing). 3° Casey Stoner (Repsol Honda Team) 4° Alvaro Bautista (San Carlo Gresini Honda). 5° Michele Pirro (San Carlo Gresini Honda). 6° Andrea Dovizioso (Monster Yahama Tech 3). 7° Karel Abraham (Cardion AB Motoracing). 8° Danilo Petrucci (Came IodaRacing Project). 9° James Ellison (Paul Bird Motorsport). 10° Valentino Rossi (Ducati).

giovedì 8 novembre 2012

Champions League: la Juve si riscatta in Europa

Al quarto tentativo la Juventus è riuscita finalmente a far centro conquistando la prima vittoria stagionale in Champions League, imponendosi per 4 – 0 sul Nordsjaelland. Nonostante i bianconeri rimangano ancora terzi nel girone, alle spalle di Shakhtar e Chalsea, la soddisfazione per un'ottima partita giocata e per il riscatto dopo il brutto week-end contro l'inter, fanno sì che allo Juventus Stadium questa serata risulti indimenticabile.

Sono bastati soltanto 45' agli 11 di Conte, per ipotecare la partita contro un Nordsjaelland decisamente spento. Ad aprire le danze ci pensa Claudio Marchisio, che sblocca il risultato al 6' del primo tempo, piazzando dentro un bell'assist di Isla.
I bianconeri bombardano letteralmente i nordici, insidiando continuamente la metà campo avversaria e dando prova di avere una carica ed una marcia in più. La voglia di continuare il sogno europeo è troppa, e in campo sembrano mostrarlo a dovere: un susseguirsi di tiri in porta, offerti gentilmente da una difesa avversaria inesistente, culmina con i goal di Vidal e Giovinco, che chiudono in bellezza il primo tempo.

Nella ripresa non sembra cambiare lo status quo in cui si ritrova la squadra danese, la quale, nonostante qualche fiacco tentativo di far sentire la propria voce, cade un'ennesima volta sotto un micidiale tiro di testa del neo-entrato Quagliarella, che decreta la chiusura definitiva del risultato.
Negli ultimi minuti ci prova anche Matri, sprecando diverse occasioni utili offritegli dai compagni, che cercano di aiutare l'attaccante a ritrovare una fiducia svanita chissà dove; ma ormai non c'è più tempo: alla fine del 92' l'arbitro fischia e la Juventus può ufficialmente festeggiare una conquista in terreno europeo.
Occhio però alle avversarie: il Chalsea batte lo Shakhtar per 3 – 2, confinando i bianconeri al terzo posto del proprio girone, nonostante la vittoria schiacciante, che si rivela quindi un pò amara.
Forse rimane un pizzico di rammarico per una partita di andata sprecata con un esiguo pareggio, facendo fede ad una netta superiorità dei bianconeri rispetto ai danesi, col senno di poi, la situazione in classifica sorriderebbe un po' di più.
La Juventus ha però ancora tutto da guadagnare, e non ha certo intenzione di arrendersi: il sogno della Champions League potrà continuare a brillare, tra due settimane, nella sfida con il Chalsea.


domenica 4 novembre 2012

Raikkonen è tornato

Un mito della Formula1 recente riconquista la vittoria ad Abu Dhabi. Kimi Raikkonen, per la prima volta dopo il suo ritorno nel Circus, avvenuto il 18 marzo di quest'anno in Australia, torna sul gradino più alto del podio, a coronare una stagione fatta di grandi risultati, tutti positivi. Dal suo rientro ha infatti tagliato il traguardo ad ogni gara, andando sempre a punti, tranne una sola volta.
Esce matematicamente fuori dai giochi per il titolo mondiale, a due gare dal termine del campionato, ma rimane terzo nella classifica piloti a 198 punti. La lotta è destinata a consumarsi soltanto tra Fernando Alonso e Sebastian Vettel, rispettivamente 2° e 3° all'arrivo.

Kimi Raikkonen
E' stata una partenza mozzafiato per i piloti di testa, con un gran Lewis Hamilton che ha mantenuto fermamente la sua posizione, scattando dalla Pole, e un Raikkonen che, dalla quarta griglia, scavalca Webber in volata e va a prendersi, già alla prima curva, la seconda posizione.
Anche Fernando Alonso scatta bene, infilzando anch'egli l'australiano della Red Bull, e portandosi quarto, alle spalle di Maldonado.
Male per Vettel, che ha dovuto cominciare la sua gara dai Box, a seguito di una penalità; sarà poi protagonista di un'incredibile rimonta, nonostante un inaspettato pit stop al tredicesimo giro, per sostituire un'alettone danneggiato dopo un contatto con un pannello di polistirolo.
Hamilton prosegue la sua gara in testa fino al 35esimo giro, quando un problema alla sua vettura lo costringe a rallentare e fermarsi, lasciando il comando al finlandese della Lotus, Kimi Raikkonen.
La gara mette in luce un Vettel carico e pronto a dar battaglia, che piano piano si porta in zona punti, favorito dai vari ritiri ed incidenti degli altri piloti. Approfitta soprattutto del rientro ai box, forte del cambio gomme avvenuto al tredicesimo giro, per portarsi pericolosamente vicino a Raikkonen, in seconda posizione.
A sedici giri dalla fine ha inizio una nuova corsa, causata dall'ingresso della Safety Car, che farà ripartire la gara quando di giri ne mancheranno 13.
Secondo allora c'è Alonso, impegnato ad inseguire Raikkonen a suon di giri veloci, poi Button e Vettel che continuano a darsi battaglia, finchè il tedesco, a 3 giri dalla bandiera a scacchi, non effettua un sorpasso degno di nota che lo porta di diritto sul podio.
Fernando tenta di strappare il gradino più alto al finnico dando il tutto per tutto, ma la distanza tra la Lotus e la Ferrari è sufficiente perchè le posizioni, nel finale, rimangano invariate.
Va a chiudersi uno dei gran premi più belli della stagione, sia perchè ha ridato luce ad un campione con una meritata vittoria, aspettata da tempo, sia per il talento e il fantastico show che tutti i piloti ci hanno regalato un giro dopo l'altro.
Tra due settimane, invece, si vola per la prima volta ad Austin, penultima tappa del mondiale 2012, dove si prospetta una battaglia all'ultima curva tra Vettel ed Alonso, divisi in classifica da soli 10 punti.

sabato 3 novembre 2012

Juventus - Inter: è già sfida scudetto

 A poche ore dal fischio d’inizio che darà il via al match d’andata del Derby d’Italia, si parla già di corsa allo scudetto. Era da un pezzo che non si prospettava una sfida che tornasse ad infiammare l’ormai longeva rivalità che caratterizza la competizione tra due delle squadre più tifate d’Italia.
L’inter torna protagonista di diritto in un campionato che concede alla Juventus il ruolo di favorita, forte di un’ottima serie di risultati utili, tra cui otto vittorie, l’ultima ottenuta mercoledì scorso contro la Sampdoria, durante il turno infrasettimanale.«Quella di sabato è una partita molto sentita da parte di tutti, sarà sempre il derby d’Italia», racconta il capitano neroazzurro, Javier Zanetti. «Il secondo posto dà solo un’ulteriore crescita, speriamo continui così. Otto vittorie di fila? Avevamo molta fiducia di poter essere protagonisti e speriamo di poter essere lì a giocarci cose importanti nel mese decisivo». La squadra di Strammaccioni si presenterà infatti al big match da seconda in classifica, a sole quattro lunghezze di distanza dalla capolista bianconera.La Juventus affronterà la sfida con qualche certezza in più, dopo aver allungato ulteriormente la striscia di risultati utili consecutivi (49), con 9 partite su dieci vinte, e soltanto una conclusasi in parità. Nonostante ciò, nessuna conferenza stampa per la Vecchia Signora, che sembra essere focalizzata solo sul duro allenamento.Non sarà questa, infatti, una sfida facile: «L’Inter? È una grande squadra e in prospettiva può essere la rivale scudetto perchè ha una rosa importante» afferma Andrea Barzagli, difensore bianconero.Allo Juventus Stadium questa sera giocherà un Inter dalla formazione un po’ rinnovata, con un Antonio Cassanoche partirà dalla panchina: sembra infatti che Stramaccioni voglia proporre Palacio e Milito in attacco, abbandonando il solito tridente.Per quanto riguarda la Juve, rispetto alla scorsa sfida contro il Bologna, ritorneranno in campo Marchisio eVidal, e in attacco Conte prediligerà ancora una volta la coppia Vucinic  Giovinco.Non ci resta che aspettare le 20.45 di questa sera per scoprire quale, tra le due squadre, saprà affrontare meglio questo testa a testa, e per scoprire se l’Inter possa davvero essere considerata la rivale della Juventus per la corsa allo scudetto

PROBABILI FORMAZIONI:
 Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli – Bonucci – Chiellini; Lichtsteiner – Vidal – Pirlo – Marchisio, Asamoah; Vucinic – Giovinco. A disp.: Storari, Rubinho, Marrone, Lucio, Isla, Caceres, De Ceglie, Pogba, Giaccherini, Matri, Bendtner, Quagliarella. All.: Alessio
Inter (3-5-2)Handanovic; Juan Jesus – Ranocchia – Samuel; Zanetti – Cambiasso – Gargano – Guarin – Nagatomo; Palacio – Milito. A disp.: Castellacci, Belec, Pereira, Silvestre, Jonathan, Bianchetti, Alvarez, Mudingayi, Duncan, Cassano, Livaja. All.: Stramaccioni