giovedì 25 ottobre 2012

Del Piero: 800 volte da record

L’ex capitano della Juve continua a far parlare di sé, anche oltre oceano: Pinturicchio è infatti pronto a tagliare il traguardo che gli concederà di detenere il record della bellezza di 800 gare disputate in carriera.
Orgoglio tutto italiano che veste la maglia del Sidney, diventato in poco tempo un idolo per i tifosi australiani, Del Piero ha già avuto occasione di fare bene, tanto è vero che sabato scorso ha segnato il goal che ha regalato la prima vittoria in campionato alla sua squadra.
Ora è tempo che Alex centri l’ennesimo obbiettivo, scendendo in campo per l’800esima volta questa domenica, contro il Perth : “Sono onesto, non avrei mai pensato di giocare qui la 800esima gara della mia carriera, non solo perché sono molto lontano dall’Italia, ma perché sono tante partite” spiega durante un’intervista rilasciata ai microfoni di SkySport; ed infatti questo è solo un altro dei tanti miracoli che Alex ha realizzato durante una carriera, si può dire, straordinaria.
 
E quando gli si viene chiesto di spendere qualche parola a riguardo della sua ex squadra, lui non si tira indietro: “La Juve mi ricorda sempre? I tifosi, loro mi pensano sempre, mi scrivono e quando gioca la Juventus c’è sempre un coro per me. Li ho già ringraziati, continuo a farlo e non smetterò mai di farlo, perché quello che è successo tra di noi è qualcosa di assolutamente unico, io l’ho vissuto così e ne sono molto orgoglioso” afferma, quasi con un pizzico di commozione e – forse – nostalgia.
Parole che lasciano trapelare la bellezza di una persona che merita la stima ed il rispetto di tutti, a prescindere dalla propria fede calcistica: un uomo da record il quale, siamo sicuri, continuerà a fare la storia.

Sono proprio fortunati ad averlo, questi australiani.

domenica 21 ottobre 2012

MOTOGP: Sepang, tra pioggia e il ricordo di Sic

Credits Image to: larosanera
Un'altra giornata favorevole a Daniel Pedrosa, che, sul circuito malese di Sepang, sale a quota tre vittorie consecutive, tutte conseguite davanti al suo più diretto rivale, Jorge Lorenzo. Sul gradino più basso del podio, ma ugualmente soddisfatto, Casey Stoner.

E' stata una gara caratterizzata dalla pioggia e dalle cadute, che ha visto i piloti cimentarsi in una dura lotta per mantenere l'equilibrio tra le tante pozzanghere che allagavano la pista, e la pioggia che è scesa imperterrita per tutta la giornata.
Ad aprire le danze una partenza a razzo dalla pole di Jorge Lorenzo, seguito dallo spagnolo della HRC, e uno strepitoso Valentino Rossi che, partendo dall'undicesima piazza, dopo solo una curva già occupava la quinta posizione.
Nonostante un avvio piuttosto tranquillo, i problemi dovuti al maltempo non hanno esitato a palesarsi, infatti, intorno alla metà gara si è dovuto fare i conti con gomme logorate e bagnato eccessivo. Tra i più sfortunati i piloti Yamaha che non riuscivano proprio a stare in piedi: Spies cade mestamente e si fa male a 12 giri dalla fine, poco dopo anche Dovizioso e Crutchlow vanno giù alla stessa curva. Fuori anche Randy DePuniet, Bradl e Silva.
A dieci giri dalla fine davanti ci si gioca il podio (e il mondiale). Pedrosa prende la testa della corsa con una staccata decisiva su Lorenzo, che dopo un minimo di resistenza si fa prendere del buon margine e rallenta, palesemente in difficoltà.
Lo spagnolo è l'unico yamahista in gara e, a 7 giri dalla fine, complice l'aumento di intensità della pioggia, manca di poco una caduta. Un bel brivido per Jorge, visto dalla Direzione Gara che espone la bandiera rossa e sospende la corsa.
Pedrosa rischia di cadere anche nel rientro ai box, i piloti, zuppi, raggiungono la pit lane e attendono. Il diluvio allaga la pista al punto che ripartire è impossibile: la gara si conclude con un “final-lap virtuale” che decreta la vittoria di Daniel Pedrosa, il secondo posto di Jorge Lorenzo e il terzo di Casey Stoner, il quale, poco prima della “red flag”, sembrava avere tutta l'intenzione di lottare per la seconda piazza, facendo così un favore al suo compagno di squadra.. e a se stesso.
Le Ducati di Hayden e Rossi chiudono rispettivamente quarta e quinta, a testimoniare come il bagnato continui ad essere una variabile molto utile alle prestazioni della rossa di Borgo Panigale.

Sepang quest'anno verrà di certo ricordata per il diluvio provocato dai puntuali monsoni, ma soprattutto per un triste ricordo che, ad un anno di distanza, suona recente come non mai: è la memoria di Marco Simoncelli, il riccioluto romagnolo che proprio nella pista malese, il 23 ottobre 2011, ha perso la vita.
La curva 11 del circuito ora porta una targa con il suo nome ed il suo marchio, così che quel ragazzo, volato in cielo troppo presto, possa vegliare su tutti quei “pazzi” che di lì passeranno, mettendo a rischio la propria vita facendo quel mestiere tanto pericoloso che ha a che fare con l'alta velocità.

Ora è tempo di andare avanti, con due sole gare rimanenti al termine del mondiale e ancora nulla dato per scontato: Pedrosa continua a rosicchiare punti importanti a Lorenzo, che ora si trova in testa alla classifica a +23.
Ci si può ancora aspettare di tutto, e la prossima gara in Australia potrebbe essere quella decisiva.

venerdì 12 ottobre 2012

MASSA: MARTEDì RINNOVO CON LA FERRARI

 

Il magico podio ottenuto a Suzuka sembra aver smosso qualcosa in casa Ferrari: secondo alcune indiscrezioni provenienti dai media brasiliani, Felipe Massa martedì firmerà un contratto che lo legherà alla scuderia di Maranello per un altro anno, quindi, fino al 2013.
Il pilota brasiliano si è detto sollevato dopo il secondo posto ottenuto durante di Gran Premio del Giappone: 

“E’ bello, è un sollievo. E’ stata una grande gara.” e poi aggiunge “Credo che il podio mi potrà aiutare per il futuro”.

Gli inaspettati risultati ottenuti nelle scorse gare, come il 5°posto nel GP del Belgio e il 4°posto nel GP d'Italia, culminati con il podio di Suzuka, mettono in luce Massa, che sembra essere ancora in grado di dare il suo contributo alla rossa, e potrebbe, quindi, meritare una rinnovata fiducia nei suoi confronti.
Su twitter la Ferrari non si lascia sfuggire nessuna conferma o smentita riguardo la vicenda, e, non essendo stati ancora resi noti i dettagli dell'accordo, non ci resta che aspettare martedì per conoscere la verità.

mercoledì 10 ottobre 2012

Armenia: Prandelli riparte con il 4-3-1-2

Questa mattina l'ultimo allenamento degli azzurri prima della partenza, nel pomeriggio, per la capitale armena Yerevan.
Per la partita di venerdì il ct della nazionale pare abbia scelto di organizzare la sua squadra riproponendo il modulo 4-3-1-2, utilizzato nelle ultime partite degli Europei contro Germania e Spagna.
L'Italia titolare proporrà una difesa composta da Buffon in porta, Maggio, Barzagli, Bonucci, e Criscito sulla linea difensiva.
In centrocampo troveremo Pirlo, affiancato a destra da De Rossi e a sinistra da Marchisio.
A Montolivo spetterà il ruolo di trequartista, mentre, per l'attacco, Prandelli punterà sulla coppia Balotelli-Osvaldo, dopo aver valutato l'inserimento dell'altra coppia, formata da Giovinco-Destro.
Durante la partitella di allentamento, la difesa della seconda squadra è stata guidata da Giorgio Chiellini, a cui non sembra essere stata data l'opportunità di partire titolare.
FORMAZIONE:
Italia (4-3-1-2): Buffon - Maggio, Bonucci, Barzagli, Criscito - De Rossi, Pirlo, Marchisio – Montolivo – Balotelli, Osvaldo.

giovedì 4 ottobre 2012

Shumacher: il secondo addio.

Arrivano da Suzuka i saluti di un grande campione al mondo delle corse. Alla vigilia del Gran Premio del Giappone, Michael Schumacher annuncia il suo addio tramite una conferenza stampa: “Alla fine della stagione mi ritiro”. 

Siede tra Ross Brawn e Norbert Haug mentre legge la sua dichiarazione, un po' con le lacrime agli occhi, facendo trapelare un pizzico di commozione dalle sue parole: non sa cosa gli prospetta il suo futuro, ma è ora di avere una vita normale.
Sono trascorsi 6 anni da quando il pilota di Karpen lasciò per la prima volta la Formula1, e a 3 anni dal suo rientro ufficiale nel Circus, Schumacher non è stato più capace di competere con i migliori piloti, né per le prime posizioni, ottenendo soltanto un podio (quest'anno a Valencia), e una pole position a Montecarlo.
Arrivano puntuali e calorosi i saluti della Mercedes su twitter, scuderia che l'anno prossimo ingaggerà, al posto del tedesco, il pilota inglese della McLaren, Lewis Hamilton.
Si infrangono così le speranze dei suoi tifosi, che avrebbero voluto un suo ritorno in grande stile alla Ferrari, improbabile quanto le voci che volevano un suo possibile trasferimento alla Sauber.
Ma a 43 anni è giusto sentire il bisogno di ricaricare le energie,

“Durante il mese scorso ho riflettuto molto, non ero sicuro di avere le giuste motivazioni e l'energia necessaria per correre ancora. Non è nel mio stile andare avanti se non sono al 100% , ma ora che ho deciso mi sento più sollevato", afferma il tedesco.

Restano comunque i suoi numeri da record a fare la storia, con 7 titoli mondiali all'attivo, 91 gran premi vinti, 68 pole position e 155 podi, senza contare gli altri innumerevoli primati che, al giorno d'oggi, risultano ancora imbattuti.
Insomma, un pilota dalle imprese indimenticabili questo Schumi, che resterà impresso nella memoria di tutti gli amanti di questo affascinante, quanto imprevedibile, sport che è la Formula1.